L’esempio di Guyancourt: quando la comunicazione istituzionale diventa il collante di una comunità
di Raffaele Di Noia
Il Comune di Guyancourt rappresenta un esperimento sociale completamente riuscito che trova nei messaggi della propria Amministrazione uno stimolo continuo alla valorizzazione del proprio tessuto sociale.
Per un’Amministrazione comunale come Guyancourt comunicare le istituzioni significa offrire un ventaglio di informazioni molto ampio e che va dalla promozione della città e delle sue attrattive alla segnalazione delle allerte meteo e del traffico oppure dei lavori in corso. Compito non facile per una realtà particolare ed in continua evoluzione come quella della località francese.
La Municipalità – occorre definirla in una maniera simile per sottolinearne la propria identità di circoscrizione amministrativa direttamente legata e connessa anche logisticamente alla centralità parigina – rappresenta uno degli esperimenti sociali maggiormente riusciti di uno dei progetti di urbanizzazione pensati da Charles De Gaulle. Il Generale, ancor oggi letteralmente venerato dai Francesi, nel 1970 aveva creato una sorta di piano Marshall per rendere le periferie delle grandi città una realtà totalmente differente dai quartieri-dormitorio che caratterizzano tante metropoli europee. Dotare una periferia non soltanto di servizi essenziali e di mezzi di trasporto efficienti per non renderla isolata ma di opportunità di lavoro (De Gaulle spostò nell’area molte attività produttive di grandi industrie con relativo indotto), asili, scuole e succursali di sedi universitarie, ha fatto sì che ogni cittadino potesse trovare a Guyancourt non soltanto opportunità essenziali per poter progettare la propria vita ma anche per diventare in prima persona una ricchezza per il tessuto sociale.
Un dato confermato negli anni dall’età media della popolazione del comune di 29.760 abitanti che attualmente è di 35 anni ma che, in un passato anche piuttosto recente, si attestava stabilmente sui 29. Oltre alla facilità di avere a disposizione mezzi pubblici efficienti, impianti sportivi e, come detto, scuole e centri di aggregazione, Guyancourt ha trovato nel rapporto e nel coinvolgimento continuo con i propri cittadini la chiave per rendere il territorio un’identità in continua formazione.
Con annessi valori di grande profondità dal punto di vista umano oltre che sociale. L’intervento “a chiamata” nel coinvolgimento dei cittadini ogni qualvolta si dà vita ad iniziative e manifestazioni che coinvolgono la popolazione – le persone vengono contattate a caso e possono esprimere pareri migliorativi e al contempo esprimere o meno la propria volontà nel partecipare o meno alla realizzazione delle iniziative stesse – va di pari passo con la cosiddetta “scuola dei genitori” oppure il servizio di aiuto ai giovani costituiscono una risposta istituzionale importante a problematiche che, in Italia, il più delle volte sono affidate ad associazioni di volontariato comunque numericamente molto consistenti pure nella cittadina francese.
Da sottolineare quanto realizzato dall’Amministrazione comunale in termini di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne oltre che sulla prevenzione dei comportamenti violenti che si possono manifestare in maniera silenziosa e costante diventando quindi più sottilmente difficili da individuare. Un intervento simile è stato realizzato attraverso un cosiddetto “violentometro”, ovvero una scala di misurazione riportata sul sacchetto del pane e che mette, ad ogni valore, fa corrispondere esempi di comportamenti esemplificativi della potenziale esposizione a comportamenti violenti. Un invito alla consapevolezza che trova pure una risposta concreta attraverso un QR Code posto nei bagni pubblici riservati alle donne che forniscono numeri di telefono e possibili interlocutori a cui rivolgersi qualora l’esposizione a comportamenti violenti o potenzialmente tali sia concreta.
L’attenzione ai cittadini e ai loro diritti – non soltanto espressa attraverso la promozione dei servizi offerti e dell’appetibilità del vivere in zona, la variegata multietnicità dei gruppi di bambini che partecipano ai centri estivi sono un inno non soltanto alla bellezza dell’Europa – si esprime anche attraverso il rapporto tra aree verdi e aree costruite che dev’essere sempre ripartita ad un rapporto di equilibrio del cinquanta per cento e di una politica degli affitti che dovrà essere rispettata anche da chi, in futuro, deciderà di costruire sui terreni edificabili della zona.
Mantenere vivo un legame così forte tra amministrazione pubblica e cittadini è una sorta di missione quotidiana per chi si occupa di comunicazione istituzionale. Un impegno che può esporre anche alla censura del web. Com’è accaduto il 4 giugno scorso quando, per aver divulgato l’appuntamento della Marche des Fiertés promossa dalle associazioni lgbtq+, l’omonima pagina del comune di Guyancourt si è trovata ad essere bloccata su Facebook tanto da costringere l’amministrazione ad aprirne una nuova e ripartire da zero. Sperando di recuperare la precedente.