Istituto Italiano di Cultura, a Parigi un ponte tra Francia e Italia
di Francesca Gorini, Linda Miante e Luisa Sbrana
Con più di mille studenti iscritti ai corsi di lingua e 27 docenti, l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi (IIC) è dal 1962 un pezzo di Italia nel mondo. Tra le 84 sedi internazionali, quella di Parigi è un polo particolarmente importante: al suo interno si trova infatti la più grande biblioteca italiana della Francia. Ad accogliere i giornalisti dell’Ordine ligure in formazione Erasmus è Grazia Labagnara Frongillo, direttrice ad interim, accompagnata dal team di comunicazione.
“Gli Istituti Italiani di Cultura nel mondo svolgono un ruolo che potremmo definire di diplomazia culturale” spiega la direttrice dalle sale del settecentesco Hotel Galliffet, che accoglie uno dei quattro IIC attivi in Francia (Marsiglia, Strasburgo, Lione, gli altri). Un soft power affidato a iniziative pubbliche come la mostra fotografica “Cronaca, Vita, Amore” dedicata a Letizia Battaglia, ma anche a vernissage, concerti e presentazioni letterarie rivolti a una platea prevalentemente francofona.
20mila i follower su Facebook, quasi 10mila quelli su Instagram, un canale YouTube, una pagina Twitter e iniziative che superano le cento presenze in sala: questi i numeri di una comunicazione efficace affidata a professionisti del settore. Ma quali sono gli strumenti con cui l’IIC realizza la sua funzione di polo di irradiazione della cultura italiana all’estero? Il team differenzia la comunicazione per fasce di età e contenuti, si esprime attraverso social media, newsletter e materiale stampato (locandine, manifesti, brochure), con un ruolo prioritario dell’online. Le attività si avvalgono di partnership esterne grazie al budget stanziato da Ministero degli Affari Esteri. Nel trimestre in corso si terrà, per esempio, la rassegna sul cinema italiano Festival Dolcevita-sur-Seine, con un omaggio a Claudia Cardinale. Spazio anche ai giovani con Ristretto!, il concorso dedicato ai cortometraggi realizzati dagli studenti del Centro sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema di Roma e de La Fémis di Parigi.
La biblioteca interna, intitolata a Italo Calvino, rende disponibile al pubblico francese la consultazione e il prestito di libri, videocassette, DVD, riviste e quotidiani in lingua italiana. Di particolare interesse sono le “residenze d’artista”, il progetto di ospitalità rivolto ad artisti e intellettuali di chiara fama a cui viene concessa la permanenza nell’Istituto per promuovere la cultura italiana su territorio internazionale. L’Istituto fa parte inoltre delle reti Ficep (Forum des Instituts culturels étrangers à Paris) e Eunic Paris (Union d’Instituts Nationaux de Culture Européens).
“Promuovendo l’arte, la storia e l’enorme patrimonio del nostro Paese facciamo incontrare cittadini italiani e cittadini francesi in un luogo immateriale, che trascende i confini territoriali: questo attraverso una programmazione molto fitta. Il nostro pubblico, infatti, è composto in prevalenza da cittadini francesi interessati ad approfondire la conoscenza del nostro patrimonio culturale nelle sue varie espressioni, dalla cucina alla letteratura”, conclude la direttrice Grazia Labagnara Frongillo.